Dal libro "Stalinismo e antistalinismo nell'economia sovietica" di Alec Nove, Einaudi, Piccola Biblioteca Einaudi, 1968 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino, seconda edizione (Alec Nove si ispira ad un articolo comparso sulla "Ekonomiceskaja Gazeta" il 29 settembre 1962, pag.39):
Secondo un eminente dentista moscovita, le otturazioni sovietiche restano nei denti sovietici per pochissimi mesi; sembra che ciò sia dovuto alla qualità scadente delle sostanze usate nella preparazione del materiale per otturazioni ("cemento", nota di richiamo all'articolo). I dati statistici riflettono una produzione non necessaria di materiale per otturazioni come pure un'alta frequenza di ricorsi al dentista. Il passaggio alla produzione di un amalgama per otturazione dentaria più durevole, ed evidentemente non molto più costoso, avrebbe l'effetto di ridurre, in termini assoluti la produzione e, con grande soddisfazione di tutti gli interessati, l'URSS "retrocederebbe ancor di più rispetto all'America" in questo settore della vita economica. Allo stesso modo, gli pneumatici sovietici, i tubi catodici televisivi ed un gran numero di altri prodotti, si logorano molto più rapidamente di quanto ci si potrebbe aspettare tenendo conto dell'attuale livello conoscitivo e tecnologico. E' vero, naturalmente, che la produzione americana di certi beni di consumo durevoli "beneficia" della caduta in disuso pianificata e della deliberata tendenza ad evitare la durevolezza. Ma nel caso sovietico, che si estende su di un campo molto più vasto, la fonte dei guai sta proprio nella tendenza a concentrarsi eccessivamente sul raggiungimento degli obiettivi quantitativi di produzione, ad adattare cioè l'assortimento dei prodotti alla misurazione statistica dello sviluppo.
Più chiaro di così!
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